Le maestre di una scuola elementare, dopo essere state sospese per aver bullizzato un alunno, hanno denunciato la madre del bambino.
La vicenda si è svolta in una scuola elementare di Milano. La madre del bambino bullizzato dalle sue maestre, lavora insieme alle insegnanti in questione nella scuola elementare. Dopo aver tristemente scoperto che le sue college sparlavano del figlio, loro alunno, la donna ha reso la notizia di dominio pubblico provocando la sospensione delle docenti.
Tra queste, una maestra ha presentato una denuncia per violazione della privacy. Adesso il caso sarà discusso all’interno di un’aula della giustizia. Le docenti, nel gruppo Whatsapp adibito alle conversazioni sulle questioni di classe, deridevano ed insultavano un bimbo di seconda elementare.
La scoperta delle chat
La madre del bimbo, lavorando nello stesso edificio scolastico, ha avuto accesso ad un pc della scuola riuscendo così a leggere le conversazioni in questione. La madre avrebbe denunciato il fatto sollevando un vero e proprio polverone, provocando la sospensione delle insegnanti. Però adesso, è la madre del bambino di seconda elementare ad essere accusata di violazione della privacy. Le colleghe, difatti, hanno denunciato la donna per violazione della corrispondenza.
Attualmente è la Procura di Milano ad occuparsi della vicenda, attraverso il settore relativo ai reati informatici di tutto il distretto di Corte d’appello del capoluogo lombardo. Aprendo le chat in questione, la madre ha scoperto pesanti insulti nei confronti di suo figlio. Le maestre, che dovrebbero avere un ruolo educativo, definiscono il bambino di seconda elementare come “pirla” “bambino di merda” “sporco”. Dopo aver scoperto la chat, la donna ha denunciato subito le colleghe. Inoltre si è rivolta all’Ufficio scolastico, alla dirigente dell’Istituto, al difensore civico regionale e alla diocesi di Pavia.
Secondo l’ipotesi della donna, il bambino in questione potrebbe essere vittima di questi insulti a causa di alcuni problemi tra lei e le sue colleghe nello scorso anno. Le tre insegnanti sono poi state sospese in via cautelare.